È una storia inverosimile quella che arriva oggi da Reggio Calabria, un ulteriore dettaglio che riesce a rendere ancora più paradossale una notizia già di per sé comica.

Non erano ancora passati infatti gli effetti esilaranti sui social delle immagini del camion dei Vigili del Fuoco sprofondato in una buca stradale, quando è arrivato il cosiddetto ‘carico’ a farci definitivamente cadere dalla sedia.

Sì perché il mezzo di soccorso intervenuto per tirare fuori quel camion, è rimasto anch’esso intrappolato in una seconda voragine questa volta allagata.

Una perdita d’acqua consistente che insisteva da diversi giorni, riferiscono i residenti, su quel tratto di strada.

Un autentico lago che l’autista del mezzo pensava di guadare tranquillamente e invece…

“Sotto c’era la sorpresina”, spiega Alessandro, guidatore di mezzi di soccorso con esperienza pluriennale.

“Non ho mai visto niente di simile. Tutta quell’acqua stagnante da giorni ha corroso il manto stradale che è sprofondato al passaggio del mezzo. Non potevo assolutamente saperlo. In questi casi è sempre un rischio, ma c’erano dei colleghi in difficoltà da salvare, per cui non ci ho pensato due volte”.

Sì, perché sulle disastrate strade calabresi succede anche questo. In un combinazione senza precedenti un mezzo dei Vigili del Fuoco incastrato in una buca non può essere tirato fuori perché il camion che è andato a soccorrerlo resta intrappolato in un allagamento…

Una situazione comica che ha divertito non poco i presenti, pompieri compresi. Ed è stato solo grazie alla solerzia del corpo più amato degli italiani e al loro infinito spirito di adattamento che la situazione si è risolta in breve tempo.

Un terzo mezzo è infatti prontamente intervenuto sul posto per aspirare l’acqua in eccesso e trainare il secondo camion sprofondato nel manto stradale, il quale ha potuto infine portare a termine la sua missione ovvero salvare il primo camion incastrato nella buca.

Una storia a lieto fine dunque, un momento di riflessione per lo stato della viabilità calabrese.

Anche perché complici le auto parcheggiate in doppia fila, non ci sarebbe stato lo spazio per un quarto mezzo di soccorso.

“Avevamo già allertato i… pompieri. Ehm, volevo dire, l’elicottero dei pompieri”, conclude Alessandro.

Il mezzo che forse tutti i calabresi per andare al lavoro, senza danneggiare cerchioni e copertoni delle loro auto, dovrebbero iniziare a prendere.