Alzi la mano il fuorisede che ogni santo Natale e ogni santo agosto non è costretto a rispondere sempre alla stessa doppietta di domanda.

“E quando sei arrivato?” “E quando riparti?”

Come un ossessione, neanche ascoltano la risposta alla prima domanda e già si informano sul giorno in cui te ne andrai fuori dalle palle.

Quello guarda caso gli interessa…

Ti fanno secco neanche sei sceso dal treno.

Sono arrivato stamattina, riparto il 27.

”E Capodanno non te lo fai qui?” “Te ne risali prima quest’anno!” “E come sta il Papa?” “Ma a Roma che lavoro fai?” “E quando ti sposi?”

“Ma pirchì non ti fai ‘na camiata i cazzi toi?!”

All’improvviso il colpo di genio, la frase tranchant. Senza dubbio di essere smentiti, diremmo la risposta dell’anno.

Il fuorisede stanco di quell’ennesimo interrogatorio sospende per un attimo il clima natalizio e invita l’amico a farsi un carico di fatti propri.

E mo’ ‘bbasta veramente!

Come disse Maccio Capatonda.

E quando ci vuole ci vuole, aggiungiamo noi!