A quell’annuncio era diventato immediatamente l’orgoglio di papà: il figlio partito per cercare fortuna al nord che diventa cuoco affermato.

“Siamo stati una generazione di lavoratori, io, i miei fratelli, mio padre e i miei zii, tutti ci siamo sistemati prima di compiere 25 anni. Chi fuori dalla Calabria, chi qui”, commenta adesso con una punta di rammarico l’anziano genitore.

Già perché quando il figlio gli aveva annunciato di essere diventato “un maestro di salsa”, il suo pensiero era subito corso ai fornelli.

Il collegamento naturale e immediato per chi vive in Calabria e non solo.

“Me figghiu si ‘mparau mi cucina, e non sulu diventau maestru, u ficiru chef!”

È stato con quest’annuncio carico di enfasi che Fabrizio Pellacore, 71 enne ex muratore di Motta San Giovanni, ha chiamato a raccolta tutti i parenti per quello che doveva essere insieme un pranzo di bentornato e di dimostrazione delle abilità culinarie del figlio.

Le donne di famiglia tenute lontane dalla cucina e la pasta fresca messa in fila sul tavolo. Accanto pomodori freschi e conserve fatte in casa, macinato, funghi porcini freschi di raccolta e melanzane tagliate sottili.

Una sorpresa che, però, ha lasciato indifferente il giovane fuorisede.

“Papà, chi ‘ssu ‘sti cosi supra o tavulu? Chiamatimi quandu a pasta è ‘nto piattu!”

Solo allora l’equivoco è diventato palese.

“France’ che dici? Mi hanno detto che sei diventato maestro di salsa a Milano?”

“Papà, ma che salsa e salsa! Non salsa i pumaroru: salsa il ballo!”

“Puru ricchiuni mi divintasti!”

Già perché per il genitore, oltre al danno, è arrivata la beffa. Una doccia fredda che ha mandato in tilt le sue già malandate arterie: né cuoco stellato e per di più ballerino effemminato!

“Focu meu! ‘Nta nostra famigghia, ri masculi, non ballau mai nuddu!”

La diversità, la modernità, le abitudini metropolitane che invadono la tranquilla vita di provincia.

Una doppia delusione cocente per il signor Fabrizio.

“Non sapi cucinari e voli fari u ballerinu”, conclude mestamente.

E un orgoglio per il figlio che è passato, sarebbe proprio il caso di dire, dalle stelle a Ballando con le stelle.