Alzi la mano chi non ha aspettato di ‘scendere’ in Calabria per andare dal parrucchiere, o meglio dal barbiere, come lo chiamiamo giù da noi.

Barbe che arrivavano a coprire il collo e capelli alla “Er Monnezza” che andavano sistemati solo dal compare di fiducia giù.

“Chi ‘cca non mi fazzu tuccari chi mi smendanu (mi rovinano, ndr)”.

Senza parlare del prezzo: 8 euro per barba, shampoo e capelli a Reggio, contro le 25, se va bene, per il solo taglio a Roma.

E che dire poi delle visite specialistiche? Ortopedici, dermatologi, dentisti.

“Aspetto di scendere a Natale o ad agosto per farmi visitare. Che a Roma devo fare mezza città, non trovo parcheggio e costano pure un occhio”.

Pure che fosse una pulizia dei denti, come un mantra, la risposta è sempre la stessa: “Ma fazzu quandu scindu”.

Ma l’imprevisto è dietro l’angolo, che sia un fuoco di Sant’Antonio o una piccola carie poco importa.

Ed è così che il castello di certezze di Luigi Giarmoleo, 29enne fuorisede di Lazzaro, in provincia di Reggio Calabria, da anni residente a Roma, è venuto giù in un’accaldata mattina di giugno 2019.

“Mi sono svegliato con mezza faccia gonfia”, racconta il giovane, “guardandomi nello specchio del bagno mi sono spaventato. Ho subito scritto agli amici di giù, avevo anche un dolore cane, e così ho mandato la foto del bozzo al mio dentista di Reggio”.

“Prendi il primo treno e scendi, muoviti, che dobbiamo incidere! Mi sono sentito rispondere. Mi è crollato il mondo addosso. Un treno, di lunedì mattina, fatto all’ultimo minuto, e quanto mi costa? E il lavoro? Non possiamo aspettare agosto per la solita visita di controllo annuale?”

“Ma che dici? Bisogna intervenire subito, prima che l’infezione peggiori!” L’invito tassativo dello specialista.

Un rapido calcolo costi-benefici, una valutazione del dolore e del viaggio dantesco da affrontare in Intercity in quelle condizioni, quindi la decisione tragica e inevitabile di Luigi: rivolgersi ad un dentista di Roma.

“Alla fine ho dovuto fare questa scelta dolorosa, non avevo praticamente alternative.”

Una storia tragica, con un finale però dolce.

“Ho scoperto mio malgrado l’esistenza dei dentisti a Roma, non che pensassi non esistessero, chiaramente. Ma ho scoperto che possono anche avere prezzi simili ai dentisti di giù, specie considerando i costi che dovrei affrontare per scendere e il tempo sottratto alla mia famiglia”.

Già perché, a conti fatti, tra prezzo del biglietto – o della benzina – e tempo trascorso sul lettino, probabilmente conviene affidarsi ad uno specialista del posto in cui si vive.

Che sia un dentista o un fisioterapista, magari fidelizzarsi e farsi seguire tutto l’anno, invece che inseguire viaggi della speranza all’incontrario e magari trascorrere i giorni che si passano a casa in Calabria non in uno studio medico, ma beatamente in spiaggia con gli amici.