Ancora emergenza in Calabria, ma questa volta per un povero torrente, il “Garriputo”, che aveva deciso di esondare approfittando delle copiose precipitazioni.

Dopo aver superato i livelli di guardia, il torrente era finalmente uscito dagli argini avanzando fino al centro abitato.

Una volta fuoriuscito, però, rimaneva talmente deluso dal contesto urbano e dalla passiva rassegnazione degli abitanti da decidere di ritornare subito negli argini.

Mamma chi muscia! Avevo provato a esondare, ma a novembre in questo paese non c’è davvero niente da fare. Capisco i giovani che se ne scappano!“, queste le amare considerazioni del Garriputo.

Volevo avere la mia grande occasione, approfittando di questi nubifragi, invece niente, meglio rimanere negli argini, almeno me ne sto tranquillo a casa mia“, conclude il torrente ormai senza speranza.

Del resto, in Calabria l’invito a rimanere al proprio posto è di uso comune. Vale per i giovani, le donne e adesso anche per i torrenti. Speriamo che il Garriputo abbia imparato la lezione!