Era il loro primo anniversario di fidanzamento, un giorno speciale che coincideva con il periodo di Natale, e così Alessio Strattacuri, 23enne lametino da tempo residente per studio a Milano, ha pensato bene di stupire la fidanzata con una sorpresa studiata da tempo.

Come tutti i fidanzatini, Alessio, ha cercato di intuire i desideri della ragazza prima che si avvicinasse la fatidica data. Osservandola mentre indugiava davanti ad una vetrina del centro oppure spulciando i suoi like distribuiti ai profili Instagram di influencer e modelle.

Un lavoro certosino, quello di Alessio, argomenti presi alla larga e scambi di battute nel cuore della notte che, però, non l’hanno risparmiato da un grosso fraintendimento.

Una svista non da poco che ha portato il giovane calabrese su una strada completamente sbagliata.

Una vocale finale che ha fatto la differenza.

Già, perché quando la fidanzatina dopo una notte di effusioni e coccole aveva sussurrato all’orecchio di Alessio la fatidica parolina, non si riferiva certo al dolce tradizionale veronese!

“Vorrei un Pandora…” sussurrato piano, tra il calore soporifero delle coperte, alla mente annebbiata del 23 enne.

Un ricordo lontano, un attimo prima di piombare nell’incoscienza. Ed e così che quel gioiello tanto desiderato si trasforma magicamente in un bel pandoro farcito di gelato, alla calabrese!

Due chili e mezzo di dolce, per l’esattezza.

Il sorriso del giovane, presentatosi sicuro di fare centro a casa della fidanzata, si è presto trasformato in un ghigno disperato.

“Uè pirla, ma che me ne devo fare del pandoro?! Barbone vammi a prendere il solitario in gioielleria”, sarebbero state le parole non proprio edulcorate della ragazza.

Una reazione che ha fatto piombare nello sconforto più profondo lo studente calabrese.

Un equivoco, e la lite che ne è seguita, che hanno messo la parola fine ad un rapporto da poco sbocciato.

Alessio, ferito e umiliato, da tanta ingratitudine ha deciso di non recarsi affatto in gioielleria per soddisfare il desiderio dell’ormai ex fidanzata, ma di festeggiare un anticipo di Natale offrendo il dolce a colleghi e amici calabresi trapiantati a Milano.

I quali hanno gradito, loro sì, e non poco, l’inaspettato regalo.

Tra chi ringraziava per la manna insperata e chi, come Bruno, collega storico di Alessio, consolava lo sfortunato fuorisede:”Alessio, cu non ‘ccetta non merita! Si preferisci u Pandora o Pandoru chista non capisci propriu nenti ra vita. Sent’ a ‘mmia!”